BUFALE O… COVID-19

Li avete sentiti tutti ieri i commenti allarmati sul numero dei positivi: “Raggiunto il livello dello scorso aprile!”.
Questi signori che fanno informazione sono o dei perfetti IDIOTI, o dei veri MASCALZONI. Non c’è una terza possibilità. Propendo per la seconda: sono dei mascalzoni e il loro (e di quelli che glielo impongono) è TERRORISMO MEDIATICO. E non c’è bisogno di essere negazionisti per dirlo, basta informarsi e restare umani e razionali per dimostrare dati alla mano che questo paragone con lo scorso aprile è una vera BOIATA, una associazione che non andrebbe proprio fatta, perchè assurda.
Verifichiamo prendendo i dati dell’8 aprile scorso.
Numero tamponi (e si parlava allora di RECORD! Quindi nei giorni precedenti erano molti di meno): 50.000. Ieri i tamponi sono stati 128.000 (due volte e mezzo). Basta questo per chiedersi: ma di cosa stiamo parlando? Ma andiamo avanti.

8 aprile 542 morti. 8 ottobre 22.
8 aprile 3.693 persone in terapia intensiva. 8 ottobre 358.
I numeri sono questi (le percentuali calcolatele voi). Vogliono il raffronto con aprile? E allora facciamolo sul serio, così vengono smascherate le BUFALE dell’informazione!
Io sono un negazionista perchè NEGO OGNI ATTENDIBILITA’ al modo in cui ci si dicono le cose. E il peggio (e qui c’è una respomsabilità politica molto grave) sulla base di questo modo di procedere si impongono norme restrittive agli italiani che stanno già complicando la vita di tutti.
Ma visto che gli piacciono i paragoni, aggiungiamo un paio di elementi. I numeri dello scorso aprile erano alti nonostante più di un mese di reclusione forzata. I numeri attuali sono figli di mesi di promiscuità e di vacanze estive, una situazione minimamente paragonabile al lockdown.
Aggiungiamo un’altra considerazione: nel numero dei tamponi effettuati c’è quello dei tamponi ripetuti a soggetti già trovati positivi. Lo sappiamo tutti che alla stessa persona possono essere somministrati più tamponi. Quindi i 4 mila e rotti di ieri non sono tutti nuovi soggetti, ma ci sono anche persone già testate. E poi (anche questo lo sappiamo tutti) i tamponi non vengono fatti a caso, ma vanno a scavare nella cerchia del soggetto positivo, quindi in piccoli o grandi focolai. Insomma, vado a fare il tampone dove so che il virus già c’è. State attenti: l’argomento dei tamponi ripetuti veniva usato proprio verso la fine di aprile da quelli che non erano contenti del fatto che aumentava il numero dei guariti. Non erano contenti! E dicevano: per forza, si fanno tamponi sempre sugli stessi! Ma anche adesso è così! Solo che la cosa si è rovesciata. Capito?
E allora che senso ha dire che si è toccato il livello di aprile? Bisogna allarmare la gente, questo è il senso. Ci devono mettere paura. Avranno le loro buone (o cattivissime) ragioni. Ma dobbiamo capire che siamo gente impaurita sulla base di un’informazione mistificatrice da parte di un gruppo di MASCALZONI che danno le notizie come vogliono loro.
Come penso di aver solidamente dimostrato.
Se sbaglio correggetemi.

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